Alberto II di Monaco

Alberto II di Monaco
attuale Duca di Mazzarino

venerdì 29 maggio 2009

CENTRO STUDI ARALDICI





Le origini siciliane della grande nobiltà europea
In un volume di Ferreri inaspettate rivelazioni e tesi storiche
“Il mistero Mazzarino” è il nuovo volume curato da Giuseppe Ferreri, in cui si propone un’inedita ricostruzione storica per molti personaggi illustri e per alcune case regnanti europee, che avrebbero la loro origine in Sicilia, a Mazzarino appunto. http://ilmisteromazzarino.blogspot.com/
Creato il 07-03-2009

sabato 23 maggio 2009

Un corposo libro di Giuseppe Ferreri ricostruisce
le origini della famiglia del potente cardinale che
da reggente accompagnò l’erede al trono fino alla
maggiore età. Era figlio di Pietro, nobile palermitano
<< UN SICILIANO A PARIGI
SUL TRONO DI RE SOLE>>

IL MISTERO MAZZARINO


Lino Buscemi
“La Repubblica” del 10 Maggio 2009


La politica come diceva il cancelliere Ottone di Bismarck, non è certo una faccenda per educande. Anche perché, quasi sempre, essa si caratterizza per i suoi intrighi e i suoi misteri. Nessun paese del mondo ne è rimasto incontaminato. Figurarsi l’Italia o la Francia che hanno dato i natali rispettivamente, tanto per fare dei nomi, a Machiavelli e a Richelieu.
Un mistero, nel passato mai del tutto chiarito, riguarda proprio un personaggio politico di rilievo e, manco a dirlo, successore
di Richelieu, che governò i francesi nel XVII secolo, da italiano purosangue qual era. Stiamo parlando del cardinale Giulio Raimondo Mazzarino, primo ministro di Luigi XIII e poi, a causa della minore età di colui che passerà alla storia come il Re Sole (Luigi XIV), reggente del Regno di Francia assieme alla regina madre Anna d’Austria.
Qual è il mistero? Le vere origini di Mazzarino. Era siciliano o no? Il suo stemma cardinalizio è identico a quello che c’è nel gonfalone del comune di Mazzarino?
E’ vero o no che l’attuale Principe Alberto II di Monaco è “Duca di Mazzarino”? A queste domande, sono state date documentate risposte attraverso il corposo libro di Giuseppe Ferreri, dal titolo Il Mistero Mazzarino (edizioni NovaGraph, 360 pagine, 25 euso), frutto di una lunga ed approfondita ricerca storica.
Per la verità una prima volta tentò di farla, molto segreta-
mente, lo stesso cardinale, più per sterilizzare le critiche che gli piovevano addosso (per la presunta bassa estrazione i nemici
arrivarono a definire il suo genitore Pietro “faquin de Sicile”) che per soddisfare una sua personale curiosità genealogica.
Ordinò una ricerca affidata ad esperti, che non approdò a nulla a causa della sua morte.
Sulla figura, il ruolo e la politica di Mazzarino rimandiamo ai testi di storia. Tutti i documenti consultati da Ferreri, hanno «confermato che il padre del cardinale fu Pietro Mazzarino, un nobile di sicura origine siciliana». Andando a ritroso è stato possibile sviscerare l’origine degli avi del prelato e come questi fossero indissolubilmente collegate all’esistenza in Sicilia della città di Mazzarino. Come è noto Giulio Mazzarino nacque nel 1602, nell’italianissima e abruzzese Pescina, da Pietro (nobile palermitano) e da Ortensia Bufalini (nobildonna romana). Visse e studiò a Roma e si laureò nel 1628 a “La Sapienza”. Per il suo ruolo diplomatico svolto per la stipula del trattato di Cherasco,


Il doppio principe
della Chiesa
e della politica
non ha però mai messo
piede nella terra dei suoi genitori



Le attuali conoscenze scientifiche hanno permesso agli studiosi di formulare un’ipotesi, secondo la quale l’area terrestre, situata al
centro del mare Mediterraneo, nella notte dei tempi fu sconvolta da uno spaventoso movimento tellurico, originato dal ciclopico
scontro fra la zolla afro-asiatica e quella del continente europeo.
A seguito del terrificante cataclisma, dai profondi abissi marini emerse una fertile terra, che fu individuata come la più grande
isola del Mediterraneo. In essa la natura si è evoluta con quel rigoglioso dinamismo che ancor oggi si esprime nella stupenda varietà
dei paesaggi, nella ricchezza del sottosuolo, nella frequente attività dei vulcani e, soprattutto, nel carattere sanguigno ed esplosivo degli abitanti. L’attivismo vulcanico etneo, accompagnato da quello più marginale dell’arcipelago eoliano, rappresenta oggi la singolare testimonianza di una terra geologicamente giovane, caratterizzata da quelle titaniche forze della natura che hanno, da sempre, determinato e condizionato lo sviluppo della vita nel territorio. La diffusa e massiccia presenza di giacimenti di sale minerale nelle viscere del sistema montuoso siciliano, coltivato nelle miniere di Realmonte, Petralia e Pasquasia, e i giacimenti di zolfo delle province di Caltanissetta, Enna ed Agrigento offrono la conferma alle ipotesi formulate dalla comunità scientifica, tendenti a dimostrare che l’isola, nei tempi riferibili alle ere geologiche, fu una terra completamente sommersa dalle acque del bacino del mare Mediterraneo.

Proposta di gemellaggio in nome del Signor Cardinale Giulio Raimondo Mazzarino, fra i Comuni di PESCINA (AQ) e MAZZARINO (CL).

Mazzarino avvia il gemellaggio
con il Comune di Pescina

MAZZARINO. E’ in corso la corrispondenza per il gemellaggio tra il comune di Pescina (L’Aquila) ed il comune di Mazzarino, entrambi legati alla storia del cardinale Giulio Raimondo Mazzarino. Il sindaco Virnuccio, infatti, ha risposto all’invito del sindaco di Pescina specificando che «a seguito delle scoperte fatte dal concittadino Giuseppe Ferreri, pubblicate nel libro "Il Mistero Mazzarino", con la presente ho il piacere di confermarle che l’amministrazione comunale di Mazzarino è fortemente interessata a realizzare un gemellaggio in nome dell’importante personaggio della storia europea del seicento, cardinale Giulio Raimondo Mazzarino, che nella mia città come a Pescina, rimangono le tracce e i monumenti del suo glorioso passato che bisogna custodire, proteggere e far conoscere al grande pubblico».
Virnuccio aggiunge che «questa iniziativa potrà ulteriormente essere sviluppata ed allargata ai comuni di Piazza Armerina, Aidone, Palermo, Roma e Genova, anche alla comunità del principato di Monaco e a quelle della Repubblica francese con ricaduta di sicuro interesse economico anche per le nostre popolazioni».
Giuseppe Ferreri ricorda che "Il Mistero Mazzarino" nasce da un articolo pubblicato dal nostro giornale e che attraverso la ricerca e la consultazione di diversi documenti ha fatto "piena luce" sulle antiche radici storiche e culturali della città di Mazzarino e della dinastia dei Mazzarino. Per Ferreri intorno al 1250 un certo Giovanni Mongialino, eroe del Vespro Siciliano, diretto discendente del conte Enrico di Lombardia, con la famiglia fu espulso da Mazzarino, dove, per "grazia" ricevuta da Maria Santissima del Mazzaro, ritorna in città, si appropria dei propri possedimenti ed adotta il nuovo nome di "Mazzarino", dalla cui famiglia, circa tre secoli dopo, nasce a Pescina il Cardinale Giulo Raimondo Mazzarino e giungere al principe Alberto di Monaco, attuale detentore del titolo nobiliare di "duca di Mazzarino".
ANGELO Stuppia

giovedì 14 maggio 2009




Il mistero di Mazzarino svelato alla San Biagio


Presentato presso la chiesetta San Biagio il libro di Giuseppe Ferreri “Il mistero di Mazzarino”. Hanno partecipato all’incontro Salvo Andò, Emanuele Bruno, Lino Buscemi, Salvatore Placenti e Ida Rampolla del Tindaro. L’iniziativa è stata salutata positivamente dal folto pubblico che gremiva la sala. I relatori hanno manifestato parole di grande stima per Ferreri il quale si è dedicato con cocciutaggine ad un lavoro di ricerca minuzioso e scientifico per arrivare ad affermare che il padre del cardinale fu Pietro Mazzarino, un nobile di sicura origine siciliana. Durante questo studio, ha individuate e raccolte le prove utili a dimostrare che la famiglia Mazzarino ebbe sicura origine, negli anni intorno al 1250, nell’omonima città siciliana. “Per presentare minuziosamente i risultati della ricerca – ha dichiarato l’autore – si è dovuto ripercorrere l’excursus historicus, che ha determinato la nascita dell’antichissima città di Mazzarino, soffermarsi sulle vicissitudini politiche, vissute da alcuni personaggi della storia della Sicilia e inquadrare le loro personalità nelle giuste coordinate del tempo e dello spazio; soprattutto è stata evidenziata l’eclettica personalità del personaggio chiave della città, l’illustre capostipite di una nobile discendenza siculo-normanna, il Conte Giovanni Mazzarino. Questi fu un uomo straordinario, una fulgida figura di combattente per la libertà, un eroe del Vespro Siciliano, rimasto, fino ad oggi, sconosciuto e che con questo lavoro viene scoperto, rivalutato e fatto emergere dalle onde marine trapanesi, che lo hanno ricoperto e sepolto

da almeno 720 anni”. E tutto è partito da un altro illustre personaggio, il già presidente francese François Mitterand che, per avere chiamato la propria figlia Mazarine, un motivo ce lo doveva avere: e Ferreri lo avrebbe individuato. “A seguito di diversi confronti, contributi e riflessioni – afferma infatti Ferreri – scaturisce la constatazione che François Mitterand fu, probabilmente, un acuto studioso, un attento imitatore e un moderno interprete del pensiero e della politica del potente cardinale Mazzarino, l’illustre italiano che governò la nazione francese dal 1640 al 9 marzo del 1661. La lungimiranza strategica delle azioni politiche e il culto della grandeur voluta, patrocinata e attuata da Mitterand, probabilmente hanno avuto origine dal suo attento studio degli insegnamenti politici, lasciati dal Mazzarino alle classi dirigenti e ai governanti della moderna Europa”. Tutti i documenti consultati hanno confermato che il padre del cardinale fu Pietro Mazzarino, un nobile di sicura origine siciliana. La ricerca si caratterizza per aver inquadrato i personaggi e gli avvenimenti individuati nella realtà mazzarinese, nella cornice della grande storia siciliana e di quella europea. Essa è dedicata ai milioni di siciliani emigrati, che hanno lasciato l’isola per ricercare altrove un posto di lavoro, utile a soddisfare i bisogni elementari di vita e per riscattare la loro dignità di uomini onesti, che non si sono piegati alla terribile logica feudale della prepotenza, praticata diffusamente dalle classi dirigenti succedutesi al governo dell’isola e dello Stato. Il libro si conclude con un auspicio, e cioè che la scoperta che le vere origini nobiliari della famiglia dei Mazzarino si trovano in questa piccola cittadina siciliana, possa dischiudere «un avvenire nuovo, culturale e turistico ai giovani e a tutti coloro che sono nati e vivono in questo luogo, perché potranno affermare di essere i depositari di una tradizione storica che ha espresso personalità di così alto carisma e prestigio politico-culturale». Autore : Nello Lombardo